Per quanto riguarda i libri del Programma Prtner è possibili sfogliare alcune pagine in anteprima, e sono inoltre disponibili link alle biblioteche e alle librerie dove è possibile prendere in prestito o acquistare il libro.
martedì 19 gennaio 2010
Google Book da vicino...
Per quanto riguarda i libri del Programma Prtner è possibili sfogliare alcune pagine in anteprima, e sono inoltre disponibili link alle biblioteche e alle librerie dove è possibile prendere in prestito o acquistare il libro.
domenica 17 gennaio 2010
I risultati del sondaggio e... un pò di approfondimento
giovedì 14 gennaio 2010
Nuovi problemi per Google Book Sarch: dopo la Francia anche la Cina dice NO!
lunedì 4 gennaio 2010
La Francia assesta un duro colpo a Google
La Francia è stata fin dall'inizio in prima linea contro il servizio Book Search di Google, e, a distanza di tre anni dall'inizio della causa, è arrivata la prima sentenza, ovviamente a favore degli editori francesi. L'azione legale era stata intentata dalla casa editrice La Martiniere con il supporto di SNE (sindacato nazionale degli editori) e SGDL (la Società letteraria) a causa della digitalizzazione senza esplicito consenso di 10.000 volumi della casa editrice francese. Sebbene fosse stato richiesto un risarcimento decisamente superiore, Google dovrà pagare ai francesi solo 300.ooo euro; lo smacco più grande consiste, però, nel fatto che non solo dovranno essere ritirati dal web entro tre mesi i volumi digitalizzati ( con una multa di 10.000 euro per ogni giorno di ritardo), ma che la scannerizzazione dei libri dovrà essere interrotta.
Più che dal punto di vista economico si tratta di una sconfitta per Google per il fatto che si è creato un precedente dal quale potrebbero prendere esempio altri paesi europei e al quale si potrebbero appellare le autorità statunitensi nel prendere una decisione sull'accordo proposto da Google.
Il colosso di Mountain View si difende asserendo che la Francia rimarrà esclusa dall'accesso alla cultura e che questa sentenza segni un passo indietro nel progresso tecnologico e culturale. La pensano diversamente le case editrici francesi e i sindacati per i quali il servizio Book Search non è altro che pirateria organizzata. Una così profonda divergenza d'opinione è dovuta anche alle differenze tra le due legislazioni, e in particolare al concetto di fair use, ovvero gli statunitensi danno particolare importanza al beneficio sociale prodotto dal servizio, mentre i francesi sono più propensi a difendere i detentori del diritto d'autore, anche a scapito di un'innovazione che non può essere rimandata ancora per molto.
mercoledì 30 dicembre 2009
Google Book Search VS Unione Europea
Google Search non ha creato scompiglio solo oltreoceano ma anche nel mondo dell’editoria europea: in prima linea a contrastare l’avanzata monopolistica del colosso di Mountain View, la Francia con il suo agguerritissimo ministro alla cultura Mitterand. Proprio su proposta di questo paese si sono riuniti a Bruxellles i ministri della cultura dell’Unione Europea i quali hanno deciso di creare un “Comitato di saggi” con il compito di determinare tempi e modalità delle future parternship pubblico-private nel campo della digitalizzazione non solo dei libri ma della cultura in generale.
Questo piano, proposto sempre dalla Francia, ha ottenuto grande successo presso gli altri paesi dell’Unione Europea come Germania, Italia, Regno Unito e Spagna. In questo modo si spera di evitare che si creino dei monopoli nel mercato da parte di colossi come Google.
Il compito di avviare i lavori a partire da gennaio è affidato alla Spagna prossima alla presidenza dell’Unione Europea.
Secondo Frédéric Mitterand è necessario “sviluppare una linea comune e chiara sulle condizioni della partnership pubblico-privata”, e lavorare a questo progetto nei primi mesi del 2010, in modo da arrivare alla fine dell’inverno a un piano completo che consentirà di prendere delle decisioni comuni a livello europeo.
Il problema principale del vecchio continente è quello di mettere a disposizione dei cittadini i cosiddetti libri orfani, in modo che non possano essere sfruttati economicamente da privati, sempre nel rispetto del diritto e dei principi europei, in particolare del diritto d’autore e delle leggi sulla concorrenza. Sempre secondo il ministro francese, infatti, l’Europa “ha bisogno di una propria legislazione che protegga i diritti degli autori e assicuri loro il giusto tributo”.
La digitalizzazione di opere è, in definitiva, da considerare essenziale per la diffusione della cultura europea, a prescindere da quale sia la forma: libri, musica, cinema ecc; le regole del gioco sono ora al vaglio dei ministri europei.
giovedì 19 novembre 2009
Accordo con gli editori: il nuovo testo verrà approvato?
Una delle proposte fondamentali dell’accordo è che verrà creato un Book Rights Registry un ente indipendente che vedrà nel board un rappresentante degli editori ed uno degli autori per ognuno dei paesi indicati. Infine Google si adopererà affinché i libri in commercio non siano disponibili in libero accesso, impegnandosi inoltre in trattative con le varie associazioni di tutela dei diritti in tutto il mondo, giungendo ad accordi differenti e specifici per i vari mercati.
Per quanto riguarda, invece, i cosiddetti “libri orfani” di cui Google si era appropriato scatenando le proteste della concorrenza ( Amazon, Microsoft etc.), è stato raggiunto un compromesso secondo il quale i titoli non coperti da copyright faranno capo a un trust indipendente. Questo organo avrà come scopo quello di devolvere i ricavi derivanti da questi libri in favore di associazioni benefiche, a patto che i diritti non siano rivendicati dagli autori entro dieci anni.
Inoltre tutti i gruppi concorrenti di Google potranno avere accesso al materiale scannerizzato con incasso da suddividersi secondo una formula precostituita: 63% ai detentori dei diritti, e «maggior parte» del 37% rimanente al venditore. I prezzi potranno però cambiare nel tempo, sulla base dell'incrocio tra domanda ed offerta e con bilanciamento stabilito dall'algoritmo Google (ai detentori dei diritti permane l'obbligo di mantenere segreto l'andamento dei prezzi delle proprie opere).
È interessante sapere che i futuri modelli di business di Google verranno limitati alla sottoscrizione individuale di abbonamenti, al print-on-demand e al download a pagamento; le biblioteche, invece, avranno libero accesso a determinati terminali.
L'accordo dovra' essere ora approvato in tribunale. Ma bisognera' soprattutto vedere come verra' accolto in sede europea dopo che la Commissione Ue aveva piu' volte espresso le sue preoccupazioni per il fatto che libri di autori europei venissero messi online.
martedì 10 novembre 2009
La saga di GoogleBooks: un rapido riepilogo.
Google ha inoltre proposto un offerta secondo la quale l'azienda fondata da Page e Brin si impegna a versare un comopenso agli editori aventi titolo. A settembre il Dipartimento della Giustizia (DOJ)s i era espresso indicando come l'accordo avrebbe dovuto essere rivisto sulla base di diverse normative in materia di diritto d'autore e di antitrust. La proposta, così formulata, sarebbe stata quindi rigettata.
Un accordo doveva essere raggiunto ieri, 9/11/09, ma nella sezione dedicata a Google Book Search sul sito ufficiale leggiamo solo che, chiusa la causa legale, Google sta lavorando a stretto contatto con gli editori americani per raggiungere un accordo.