lunedì 4 gennaio 2010

La Francia assesta un duro colpo a Google


La Francia è stata fin dall'inizio in prima linea contro il servizio Book Search di Google, e, a distanza di tre anni dall'inizio della causa, è arrivata la prima sentenza, ovviamente a favore degli editori francesi. L'azione legale era stata intentata dalla casa editrice La Martiniere con il supporto di SNE (sindacato nazionale degli editori) e SGDL (la Società letteraria) a causa della digitalizzazione senza esplicito consenso di 10.000 volumi della casa editrice francese. Sebbene fosse stato richiesto un risarcimento decisamente superiore, Google dovrà pagare ai francesi solo 300.ooo euro; lo smacco più grande consiste, però, nel fatto che non solo dovranno essere ritirati dal web entro tre mesi i volumi digitalizzati ( con una multa di 10.000 euro per ogni giorno di ritardo), ma che la scannerizzazione dei libri dovrà essere interrotta.
Più che dal punto di vista economico si tratta di una sconfitta per Google per il fatto che si è creato un precedente dal quale potrebbero prendere esempio altri paesi europei e al quale si potrebbero appellare le autorità statunitensi nel prendere una decisione sull'accordo proposto da Google.
Il colosso di Mountain View si difende asserendo che la Francia rimarrà esclusa dall'accesso alla cultura e che questa sentenza segni un passo indietro nel progresso tecnologico e culturale. La pensano diversamente le case editrici francesi e i sindacati per i quali il servizio Book Search non è altro che pirateria organizzata. Una così profonda divergenza d'opinione è dovuta anche alle differenze tra le due legislazioni, e in particolare al concetto di fair use, ovvero gli statunitensi danno particolare importanza al beneficio sociale prodotto dal servizio, mentre i francesi sono più propensi a difendere i detentori del diritto d'autore, anche a scapito di un'innovazione che non può essere rimandata ancora per molto.

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